Lettera aperta. Precisazioni circa i prossimi eventi a Salerno. "child audition"
Al Sindaco di Salerno Architetto Dott. Vincenzo Napoli
Alla Spett.le Redazione di LIRATV
Al Presidente dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza Professor Vincenzo Spadafora
Alla Presidente dell'associazione "Famiglie Arcobaleno - associazione genitori omosessuali" - Professoressa Giuseppina La Delfa
Alla Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza On. Michela Vittoria Brambilla
Al Presidente della Commissione Giustizia del Senato Sen. Nitto Francesco Palma
Scriviamo questa lettera a seguito della trasmissione di "Salerno Parla", dell'emittente locale LIRATV, andata in onda nel pomeriggio di mercoledì 22 aprile u.s.
La trasmissione ha annunciato, tra i prossimi eventi, la festa nazionale delle "famiglie Arcobaleno" (la quale avrebbe carattere espanso nell'invito a genitori rimasti soli ed a "famiglie allargate").
Riguardo alla trasmissione era possibile intervenire anche tramite la pagina Facebook di "Salerno Parla"; in quello spazio non si è dato luogo ad uno scambio di pensiero sereno, piuttosto sono state scritte accuse di "terrorismo mediatico", "menzogna", "omofobia", "chiusura mentale", e simili, verso chi argomentava, documentando anche con articoli, aspetti deleteri legati alla cd. "omogenitorialità".
I soggetti che firmano questa lettera prendono atto e vorrebbero brevemente puntualizzare, in occasione degli eventi di Salerno, quanto segue:
a. le realtà istruttorie avutesi con le audizioni presso la Commissione Giustizia del Senato durante poco più di un mese in gennaio e febbraio scorsi, non hanno tenuto in debita considerazione i diritti ed il benessere psico-fisico del fanciullo (Commissione che non ha mai neppure risposto formalmente ad una richiesta di supplemento in audizioni specifiche, né se ne è ravvisata materialmente la conoscenza del vincolo al "supremo interesse del fanciullo" come prescritto anche per gli organi legislativi nella Convenzione ONU del 1989).
b. In mesi recenti e in questo 2015 esistono contributi di studio importanti per i bambini: dall'indagine campionaria Sullins sui bambini cresciuti in ambiente omogenitoriale, alla campagna dell'UNICEF sull'importanza dell'allattamento naturale al seno della madre, dal ritorno sulle tematiche dell'importanza della complementarietà e dei ruoli specifici dei genitori padre e madre, a lavori istituzionali, quali - ad esempio - l'interrogazione dalla Camera dei Deputati 3/01144 del 6 novembre u.s. sulla "bigenitorialità" nell'affidamento condiviso per i figli di genitori eterosessuali separati (istituto da poco sostanzialmente fatto valere in giurisprudenza per una coppia omosessuale in Sicilia).
c. L'adozione in casi particolari, secondo l'articolo 44 b) della legge 184/1983 (citato e modificato nell'art. 5 del cd. ddl "Cirinnà"), definita anche "adozione del figliastro", nelle unioni civili tra persone dello stesso sesso dà luogo a realtà da ribadire: è oggi, e tanto più può esserlo nel futuro prossimo, una garanzia ex facto alle pratiche di fecondazione in vitro e del cd. "utero in affitto", nel ricorrere ad un settore di Medicina riproduttiva umana in continua espansione, accessibile anche al cittadino "single" o ultra 65enne. Si tratta dell' "acquistare" contrattualmente gameti umani, embrioni, di pratiche di gestazione per conto terzi: realtà di cui spesso non si vuol riconoscere il rischio oncologico a carico della donatrice di ovociti per i trattamenti medici a cui viene sottoposta; si tratta di morti embrionali e di maggiore incidenza di generazione gemellare della fecondazione in vitro; di una sofferenza fetale legata alla gestazione surrogata (cfr. audizione in Commissione Giustizia del Senato del ricercatore Dr. Marco Scicchitano, 19 febbraio 2015); e si parla di tutta la realtà in cui non verrà riconosciuto al/alla bambino/a il diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche materna o paterna, e che sarà soggetto/a a tutti gli scompensi deducibili a cui si è già fatto breve cenno.
d. Le gravi questioni o emergenze nazionali dei minori "allontanati" giudizialmente dalle famiglie, i "figli contesi", gli affidamenti condivisi dei figli tra genitori separati, i ritardi della governativa Commissione Adozioni Internazionali, e tutte le istanze correlate (quali, ad es. un più adeguato studio sui minori fuori dalle famiglie di origine in Italia): rimarrebbero forse meno rappresentate, ma peggio ancora è che si potrebbero avere aggravi nel carico delle vicende nel futuro più prossimo e nella loro maggiore frequenza e complessità - a danno di minori e della collettività -.
e. Terminiamo precisando che, oggi, chi manifesta opinioni contrarie all' omogenitorialità riceve offese indebite e sproporzionate (o meglio infondate) essendo considerato estremista e omofobo: così in un certo senso la società accorderebbe una crescita di nuove leve minorili e giovanili in contesti in cui la legittima libertà di opinione e persino la religiosità sarebbero viste come realtà "avversarie", con molte criticità conseguenti - di cui una certa disgregazione sociale sarebbe solo un'ipotesi superficialmente considerata, quasi marginale ed "adultocentrica" -.
Senza voler fare torto ad alcuno, inviando e pubblicando anche nella speranza di ulteriori riflessioni e possibilità di colloqui più genuini, cogliamo l'occasione per porgere i più cordiali saluti alle pregiatissime SS.VV.
Mirko G. Salotti
Co-fondatore del Coordinamento nazionale "child audition"
Darko Jermanis
Presidente della United Human Rights Trieste Association
Diego Cervai
Responsabile Gruppo Sociale di Trieste
Vincenzo Vitolo
Guida e fondatore della Comunità E. T. Studium Cronoscout
Mario Comuzzi
Portavoce del Comitato per la Legalità di Trieste
Circolo Territoriale de "La Manif Pour Tous", Palermo
Circolo Territoriale de "La Manif Pour Tous Italia", Bassa Comasca
bassacomasca@lamanifpourtous.it
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