La Repubblica del Male

l'indegna classe politica di governo irride alle difficoltà ed ai sacrifici di milioni di ... comuni, non può essere quella furbesca annunciata da Renzi e di cui ci si ... Dal verminaio romano di 'Mafia Capitale' il popolo italiano comincia, ... fatto dell'Italia un posto che gli stessi italiani maledicono ormai ogni giorno 
 
di ALBERTO FRAGLIA

In Italia va tutto male, lo dice anche la Ue. E Renzi fa il barzellettiere

 

 Ogni giorno porta la sua pena. E con la pena quotidiana saltano le incrollabili certezze del pifferaio di Palazzo Chigi. Renzi aveva appena finito di dire che le cose nel nostro Paese stanno prendendo il verso giusto, che si intravedono i segni della ripresa e che, udite udite, il trend della disoccupazione si è invertito, quando sono arrivate a smentirlo le stime autunnali della Commissione europea. Stime che dicono il contrario di quel che afferma il presidente del Consiglio. Il tasso di disoccupazione “resta elevato ai suoi livelli storici” e si riflette “nell’attività economica depressa”. Sale il defict strutturale In termini di disoccupazione, l’Italia viaggia ormai al 12,6%. Una percentuale altissima, che si manterrà anche il prossimo anno. Se cala nel 2015 , sia pure di qualche millesimo, il deficit del nostro Paese – che, comunque, è al rialzo per l’anno in corso – la stessa cosa non può dirsi per il deficit strutturale il cui trend ascensionale non sembra arrestarsi nel prossimo biennio. L’euforia fuori luogo del premier Con il nuovo metodo di calcolo, il debito italiano è sceso a 127,9% , ma “il surplus primario è ancora insufficiente a tagliare la crescita nel 2014, a causa del Pil piatto e dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione”. Ragione per cui sale al 132,2% per raggiungere il “picco” nel 2015 a 133,8%. Con questi numeri e con queste previsioni, Renzi farebbe bene a rivedere i suoi conti e le sue politiche. E sarebbe meglio che dispensasse gli italiani da una euforia fuori luogo e fuori misura. Frutto di bugie che hanno le gambe corte. Perché pagare il Parlamento se decide tutto Renzi? di Francesca Romana Fantetti 23 gennaio 2015POLITICA Il popolo italiano vuole votare adesso. L’Italicum è una baggianata su cui sta impegnandosi Renzi per fregare come al solito gli italiani e avvantaggiare se stesso. Se, come vuole Renzi, il 60 per cento dei candidati indicati dai partiti è deciso dai partiti, che cosa ci vanno a fare al voto gli italiani? Ve l’ho detto, Renzi rappresenta la peggior specie di demagogo “in culo” agli italiani, populista statalista nei fatti, e per di più a noi tutti racconta grosse balle, in modo da fare credere e pensare che sia come dice, ma nella realtà vera, non è vero, è anzi l’esatto contrario. Agli italiani dice che saranno loro a decidere tutto, che lui si sta battendo per questo e che gli altri, tutti gli altri, Berlusconi in testa, sono contro il popolo italiano e per sé da una vita, poi nei fatti va all’arrembaggio del potere per sé amici e famiglia, togliendo agli italiani tutto, voto, possibilità di scelte, 

rapporti e collegamenti con lo Stato. Lo Stato di Renzi, che ricordiamolo è stato voluto da Napolitano, che prima ha voluto Monti poi Letta e poi pure quest’elemento 

da balera toscana di Renzi, contro gli italiani, noi. Il Senato lo decidono le regioni, quindi non gli italiani. Gli eletti al Parlamento li decidono i partiti, quindi non noi. Lo Stato cosa loro, insomma. E se ti azzardi a presentare, dopo avere raccolto miliardi di firme di italiani, un referendum, come da ultimo quello contro la legge Fornero a dir poco pasticciona e degna adepta del Monti senza vergogna, gli italiani se lo vedono bocciare dalla Corte Costituzionale. In pratica Renzi sta cambiando le cose per potere decidere lui solo e per i suoi amichetti. Cosa paghiamo a fare allora il Parlamento se decide tutto Renzi? Chiudiamo tutto e risparmiamo, tanto, quando si sarà ben bene riempito la panza che infatti lievita a vista d’occhio di giorno in giorno, scoppierà e noi avremo pagato meno tasse per mantenere il teatrino di una democrazia inesistente. Il popolo sarebbe sovrano, ma così non è in Italia. Il popolo italiano, tra Renzi e Merkel, è stato esautorato di ogni potere e decisione, scelta. Alcuni stipendi pubblici, veri e propri privilegi auto concessi, in Italia gridano vendetta, e il problema non è di fare il gesto buonino di devolverli ai “poveri” ma di avere un sistema non impazzito, da cambiare. Il popolo italiano serve per essere orribilmente munto fino a stramazzare, o partire, andarsene, come fanno i più. A cominciare da tutti i giovani italiani. Cosa si aspetta ad andare ad elezioni? Altro che riforme, pessime, di governi illegittimi, qui bisogna andare a votare. Al posto di Napolitano deve andare il primo pronto a sciogliere le Camere e a consentirci di andare al voto, di scegliere. Il Paese è bloccato dalla destra come dalla sinistra politica, da Napolitano fuggitivo/sfuggito che, con le cancellerie di altri Paesi, ha deciso governi italiani non eletti per tutti. O se ne vanno loro, o siamo costretti ad andarcene noi, cosa peraltro, da tempo, già in corso. Ci vuole il mercato. Ci vogliono elezioni. Ci vuole uno Stato in mano ai suoi cittadini, a noi tutti, non a Renzi.

inserito da domenico marigliano blogger

 

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