Il governo che odia l’Italia

È possibile che un governo odi il proprio popolo?

 

È possibile che un governo odi il proprio popolo?
 
QUANDO LO STATO AFFAMA IL SUO POPOLO…COSA VUOL DIRE FARE UN TAGLIO ALLA SPESA PUBBLICA? VUOL DIRE CHE LO STATO AFFAMA IL SUO POPOLO!
Il taglio alla spesa pubblica è una scelta di politica economica ed è un’azione con effetti recessivi. Se l’obiettivo dichiarato è quello di ridurre il rapporto debito/pil, verrebbe da chiedersi quali menti illuminate all’interno del Consiglio dei Ministri abbiano potuto partorire simili fantasie. Purtroppo oggi le fantasie sono state propagandate a tal punto da diventare realtà. Quindi proviamo a capire cosa vuol dire quando sentiamo dire “tagliamo la spesa pubblica” e cosa dovrebbe provare di fronte a tali affermazioni un impiegato precario, un dipendente forestale, un impiegato nella sanità, milioni di pensionati, milioni di lavoratori nel settore pubblico e milioni che dal settore pubblico  traggono maggiori benefici, cioè tutte le classi sociali più deboli (anziani, ammalati, disoccupati).quindi il miglior governo è quello che desidera rendere felice il popolo e sa come farlo.   Per sostenere i costumi, ci vogliono degli esempi, e questi esempi devono venire da coloro che sono a capo del governo. Ma in Italia tutto questo non avviene, il Governo Renzi o meglio il governo delle Larghe Intese non e' altro che un governo che sta piano piano distruggendo il proprio popolo, ci sono personaggi in questo governo che non fanno nulla per la popolazione un esempio su tutti e' la Presidentessa della Camera Laura Boldrini che con le sue azioni mette sempre in secondo piano il popolo italiano per difendere altre realta' che vengono dal di fuori dai nostri confini.
Immigrazione, Boldrini: 'Profughi non tolgono nulla agli italiani' questo lo diceva in una conferenza video a seguito lo dimostra https://www.youtube.com/watch?v=JXvym8rixmY o le sue dichiarazioni sulle uccisioni di cristiani da parte di terroristi la signora se permessa di dire 
Boldrini: Le decapitazioni dei cristiani sono secondarie
Sembra incredibile che una donna faccia la classifica delle sofferenze, senza già inorridirsi che la lista esista.  Ma cosa ha in testa la Boldrini?. Cosa le passa per la testa?.La Presidente della Camera Laura Boldrini ha molta comprensione per il popolo; peccato però che il suo sentimento sia rivolto al popolo islamico.   Sembra incredibile che una donna faccia la classifica delle sofferenze, senza già inorridirsi che la lista esista.Ma cosa ha in testa la Boldrini?. Cosa le passa per la testa?.La Presidente della Camera Laura Boldrini ha molta comprensione per il popolo; peccato però che il suo sentimento sia rivolto al popolo islamico. Verso i seguaci di quella religione, infatti, lei indirizza la benevolenza del suo pensiero e forse, se prega, anche il senso della sua preghiera.Laura Boldrini ha già mostrato di essere una donna molto sensibile al fascino del potere. Si dice di lei che chieda costantemente come ella appare e se il suo procedere sia degno di una “sovrana come lei”. Si dice anche che, una volta “allontanata” la propria figlia dal suo arido focolaio domestico Quindi cosa possiamo dire ci sono ancora altri uomini e donne di questo Governo che sono contro il Popolo Italiano. Vogliamo Parlare del Premier che con le sue barzellette sta infinocchiando tutto il popolo ma sopratutto lo sta portando alla fame? Le "Riforme" di Renzi servono solo a questo Regime di Occupazione Militare Coloniale Americano/Nato, che è Antipopolare, senza Indipendenza e senza Sovranità Monetaria, e che tartassa e strangola l'Economia Italiana! Esso estorce sempre più soldi al Popolo Italiano, per continuare a pagare, ripagare e strapagare l''assurdo, criminale, usuraio, truffaldino, estorsivo, interminabile, sempre crescente, eterno e mostruoso "Debito Pubblico" al Satanico Strozzino Globale Rothschild, il quale odia a morte e vuole morto e sepolto il Popolo Italiano!   “La dittatura democratica di Renzi: un governo unico, una maggioranza unica, una camera unica.” L’Italia si dibatte sempre tra governabilità e democrazia, come se la prima fosse antagonista della seconda. Noi italiani siamo assillati dalla morte del padre: abdichiamo sempre alla nostra azione soggettiva di protagonisti cittadini e cerchiamo sempre il salvatore di turno, come è successo per Mussolini, De Gasperi, Togliatti fino ad arrivare a Berlusconi. Renzi è l’ultimo di una catena che consente all’italiano medio di abdicare per delegare a un capo della Provvidenza. Su questi presupposti, sta costruendo un decisionismo democratico, portando il berlusconismo a sinistra e il PD a destra. Per quanto possa definirlo riformismo, però, Renzi rimane l’interprete più efficace e virulento del berlusconismo, di cui (per me) è l’erede. Renzi sta ricreando una nuova DC attraverso il progetto del Partito della Nazione, cioè un partito onnivoro nel quadro politico. Con riforme tese a rafforzare la governabilità della coalizione vincente di turno, non sta facendo altro che rafforzare le basi per la sua governabilità. Con l’Italicum e il premio maggioranza dei seggi, avremo Camera, Governo, Presidenza della Repubblica, authority varie, Corte di Cassazione e C.S.M. decisi a maggioranza dal partito egemone. Se si aggiunge che, con la fine del bicameralismo perfetto, il Senato rimarrà come organo consultivo dei consiglieri regionali (e quindi a maggioranza renziana) il quadro è ancora più inquietante. Senza più contrappesi, non è forse vero che ci saremo ritrovati in una dittatura? 
 
Governo Renzi. Un anno passato velocemente all’insegna di annunci e promesse di riforme a raffica.
 
 
Ha spiazzato tutti con il suo fare sbrigativo e l’idea del ‘nuovo’ sempre più nuovo. Con una enorme capacità comunicativa quasi fine a se stessa, trasformando il racconto in obbiettivo che va oltre i contenuti e i risultati.
 
Ho già detto che non sono anti governativo e non mi va nemmeno di esserlo. E quindi, non sono nemmeno un anti Renzi. Questo passa il convento e me lo faccio piacere. Guardo ai risultati, cerco di intravedere il progetto, ho qualche difficoltà a individuarne l’arrivo e il sistema che si sta prefigurando. Resto stupito dalla sua capacità di cambiamento anche a distanza di poco tempo. Di certe sue dichiarazioni, di certi atteggiamenti. E mi viene difficile dimenticare la sua famosa frase in diretta TV: “Non mi interessa prendere il posto di nessuno, voglio fare le cose che interessano agli italiani. #Enricostaisereno”. Sappiamo com’è finita. L’immagine plastica dei due volti nel momento in cui la campanella, il simbolo del Presidente del Consiglio con cui apre le sedute dei Consigli dei ministri, passa di mano, resterà nei libri di storia.
 
IL GOVERNO RENZI CHIUDE LE BIBLIOTECHE PROVINCIALI
La legge Delrio (numero 56 del 7 aprile 2014) non prevede tra le funzioni fondamentali delle province, espressamente la cultura. E così, mentre in Italia le scuole pubbliche cadono definitivamente in rovina e si assottigliano all'osso gli investimenti sanitari per la collettività, ma in singolare simultaneità aumentano a dismisura le spese di guerra imposte da Washington a palazzo chigi e al quirinale, contemporaneamente con i drastici tagli alla spesa pubblica degli enti locali, obbligati dall’esecutivo renziano eterodiretto dall’estero piazzato dal Napolitano, ma non votato dal "popolo sovrano", sono ad imminente rischio di chiusura le biblioteche pubbliche in ambito comunale e provinciale. In Italia, si sa, la cultura, sembra non pagare, a detta dei fantocci telecomandati del suddetto governo, ottenebrati dagli interessi stranieri. E così, tra l'altro, i nefasti effetti del dittatorello toscano giungono al risultato di smantellare i primi e fondamentali presidi di cultura. A rischio di estinzione programmata, inoltre, gli archivi di Stato e le sovrintendenze ai beni culturali, archeologici e storici, ormai prive di fondi e personale, nonostante, paradossalmente, la marea di laureati e specializzati a zonzo. Della serie al peggio non c’è mai fine. A proposito non si ode un lamento: gli intellettuali in quale salotto televisivo bivaccano sordidamente? In fondo, il sistema di potere dominante  vuole e pretende una massa di belanti ignorantoni da manipolare a piacimento con i consumi d’azzardo e la tecnologia del controllo totalitario. Allora, come sempre, zitti e muti! Mentre all'estero con la cultura si mangia, da noi dove insiste il più grande giacimento mondiale e l'accozzaglia di politicanti più corrotta e analfabeta del globo, invece si crepa. Ma chi ha stabilito a tavolino questa macabra sorte? E perché questa situazione viene ingurgitata senza una ribellione popolare? Un bel paese malmenato a tal punto non ha futuro. Amen?
 

inserito da domenico marigliano blogger

 

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