UN BANDO POCO CREDIBILE PER LA GESTIONE DEL PARCO DEL VELODROMO BOLOGNA

I giardini pubblici sono un grande polmone verde che da ossigeno e ombra in centro città, perciò dovrebbero essere un luogo di grande immagine e ben curato, a disposizione dei cittadini, delle famiglie e dei bambini, per passeggiare, sedersi su una panchina a leggere un libro e trascorrere un po di tempo in serenità, sul modello dei giardini pubblici inglesi o americani o francesi. Purtroppo quello che una volta era possibile ora non lo è più, la mancanza di sicurezza per certe frequentazioni e i fatti più o meno gravi che continuano a ripetersi lo impediscono. Come se non bastasse si aggiunge da anni per i noti motivi e il degrado il parco del velodromo è in stato di abbandono perché chi doveva vigilare e custodire ha esclusivamente lasciato alla desolazione piu' totale. Sebbene il mese scorso alla gara furono  presentate tre offerte da parte di tre soggetti diversi, in quella occasione due soggetti e le loro offerte non furono  prese in considerazione grazie ad  un criterio di legittimità arbitrario, il direttore del Quartiere Maurizio Ferretti ha messo subito l'epurazione escludendo i  due soggetti stabilendone un’assenza di requisiti in senza se e senza ma da dittatura sovietica di regime.In questa operazione pero' non posso non notare che la decisione del signor Ferretti sembra alquanto   ridicola , perché la giustificazione che ha dato  per l’esclusione di uno dei due raggruppamenti, dove all'interno vi erano raggruppati  Associazioni molto note e radicate sul territorio Emiliano Romagnolo,tra cui vi erano inserite addirittura le Acli e Assisla onlus. Secondo il pensiero e la conoscenza del signor FERRETTI  direttore di quartiere, entrambe le Associazioni non avrebbero il requisito di occuparsi di aspetti sociali di riferimento ai giovani e ai bambini ! Vorrei capire forse sono io che ho un neurone bloccato ,o e' il contrario perché mi  piacerebbe sapere perché sostenere materialmente e spiritualmente, sia nei domicili di appartenenza o  negli ospedali, i familiari dei pazienti di SLA e quindi in particolare i familiari più bisognosi che sono lasciati soli dalle istituzioni Nazionali e Regionali,e spesso questi malati sono giovani o addirittura adolescenti  come fa l'associazione Assisla  da alcuni anni, non sia un’attività sociale di interesse per i giovani,  ovviamente non voglio turbare la  ‘coscienza’ del direttore Signor Maurizio Ferretti! Inoltre mi chiedo come mai, una rete di associazioni e imprese sociali che a Bologna ha 70 anni di storia, come l' Acli, con Migliaia di iscritti, con  tanti iscritti giovani che si prodigano sul territorio con innumerevoli attività di aggregazione portando avanti i veri  valori umanistici che rispecchiano  la Tradizione del Popolo italiano, e per il Direttore Ferretti non sia idonea a poter gestire un parco fino al punto di non prendere  in considerazione l’offerta sia tecnica che  economica proposta.Tutto questo mi fa molto pensare e riflettere,e sono arrivato ad una conclusione che e' quella che dopo i fatti CPL Concordia e tanti altri, la situazione delle concessioni ad amici degli amici continua ancora e tutto questo viene fatto alla luce del sole e continuando a prendere per i fondelli i cittadini che pagano le enormi tasse per avere dei servizi dignitosi. Qual è la logica che sottende alla sopravvivenza di meccanismi così sfacciatamente superati e riconosciuti limitati? Dato che il bando
pubblico non è certo garanzia di trasparenza, perché non mi soffermo sui dettagli ‒ quali siano cioè concretamente gli stratagemmi adottati per frodare costantemente le regole (che pure ci sarebbero) ‒, ciò che conta, però, è che la gente sappia: non si tratta di un malcostume diffuso ma parziale: è la regola, un cancro che ha pervaso l’intero sistema. Ciò che più sorprende, anzi, è la sua infallibilità e l’onnipervasività che lo caratterizza. Ma tutta l’assurdità della vicenda esplode in maniera dirompente alla luce di alcune considerazioni sulla ‘squadra’ che il Quartiere, procedendo in tale modo, intenderebbe favorire: il gruppo della Libertas San Felice e l’AICS. La prima è l’Associazione che aveva abbandonato la gestione del Velodromo ed è quindi responsabile dell’abbandono per oltre un anno del parco. Essa evidentemente è un’associazione che ha grande dimestichezze di rapporti negli uffici del Porto perché gestisce sapientemente il centro sportivo Bruno Corticelli e tutti i giri di soldi annessi all’affitto dei campetti. Mentre la seconda, l’Aics, è una realtà nota negli ambienti ricreativi più controversi della città ed infatti ad essa si deve la copertura associativa e ‘politica’ del Caos Club e del Link, cioè di due gestioni recentemente protagoniste di situazioni che hanno spedito all’ospedale per abuso di alcol o addirittura overdose di droghe molti giovani, tra cui anche minorenni. Chapeau ! Non c’è che dire: un’attività sociale di particolare riferimento ai giovani, come in effetti voleva il bando. Se il sistema è marcio ‒ e lo è fin dalle fondamenta ‒ è del tutto inutile porsi il problema di come alimentarlo ulteriormente. Sarebbe come voler ridiscutere la ripartizione di ogni appalto o bando con personaggi che senza nemmeno prendere in considerazione il fenomeno di una finta onesta' fanno i loro comodi con i soldi pubblici con i nostri soldi; ma questi signori fanno pure peggio, perché se si fanno giochetti falsando un bando per la gestione di un parco eliminando gli avversari con trucchi o bugie,io  mi chiedo su bandi molto piu' importanti dove girano milioni di euro cosa sono capaci di fare pur di compiacere  l'amico o l'associazione o la cooperativa di turno?  Forse tutto questo giochetto e' per tenersi buoni i voti di queste associazioni e di queste cooperative,forse mi posso sbagliare ma il Direttore Ferretti e' stato troppo sotto il sole e ha frainteso e credeva che era Dio in terra e poteva fare tutto  senza che nessuno gli diceva nulla, oppure il caro Ferretti e' il pupo nelle mani dei burattinai Merola e Leti. Questo sistema di potere deve essere  riconsiderato, chiamando in causa prima la Magistratura e poi i cittadini. Ma si sa che per avere risposte in merito dobbiamo aspettare la burocrazia dei tribunali fino a quel fatidico giorno tutti i cittadini ,i giovani ,i bambini via Pasubio a Bologna cercheranno altri svaghi perché andare al Parco del Velodromo e' un avventura e un rischio per la cattiva gestione e manutenzione.

Il consigliere comunale di Forza Italia Lorenzo Tomassini denuncia irregolarità nel bando dell'assegnazione del parco ex Velodromo di via Pasubio

Posted by Ètv on Giovedì 16 aprile 2015
 
 
Domenico Marigliano Blogger

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